Vai al contenuto
Home » “Non tutti i ladri vengono per nuocere”; rappresentazione del laboratorio teatrale di Uni-Crema a CremaInScena

“Non tutti i ladri vengono per nuocere”; rappresentazione del laboratorio teatrale di Uni-Crema a CremaInScena

  • di
  • Con: Guido Andreoli, Livia Cipolla, Rosanna Fenu, Giuliana Guerri, Giovanna Riccardi, Morris Tacca, Gianpiero Tozzi.
  • Regia di: Enzo Lana.

Quando

Domenica 19 maggio 2024, ore 18.00 nel Teatro San Domenico.

Costi

Poltronissima: 10,00 euro.

Iscrizioni

Sino al 9 maggio telefonando al 345 607 6297 ed effettuando il versamento di 10 euro.

Altre informazioni

I biglietti saranno disponibili per il ritiro in segreteria di Uni Crema dal 14 al 17 maggio

Descrizione dell’evento

Un ladro che si introduce di soppiatto in un appartamento di notte non è detto che debba, necessariamente, provocare cose spiacevoli, anzi… soprattutto se il padrone di casa e sua moglie hanno qualcosa da nascondere.

Non tutti i ladri vengono per nuocere” è un atto unico, quasi una farsa, del primo Dario Fo che lascia intravedere tra le pieghe di una comicità apparentemente fine a sé stessa l’accenno alle tematiche che diverranno classiche dell’autore. Scritto come altri atti unici improntati sullo stesso filone nel 1958, resta, come tutto ciò che vale, estremamente attuale pur collocandosi (o forse proprio per questo…) nella più autentica tradizione del nostro teatro comico.

Non tutti i ladri vengono per nuocere” è una commedia scandita dagli squilli del telefono prima e dai rintocchi di una mastodontica pendola poi. Da qui un continuo alternarsi di colpi di scena esilaranti che porteranno ad un intreccio sempre più fitto. La commedia si chiude con uno sguardo sulla nostra società, con le sue falsità, i suoi vizi e le sue ipocrisie.

Nell’ingarbugliato ritrovo di mogli, mariti ed amanti tanti equivoci in miniatura costringono i personaggi a districarsi in un crescendo di improbabili situazioni alle quali solo il finale tenta di dare un senso. Anche se non sempre un senso va necessariamente cercato.

«C’è una satira dell’ipocrisia borghese che evidenzia la professionalità del ladro che vede il proprio lavoro proprio come un bouleau, come dicono i francesi, proprio come il lavoro, il lavoro per antonomasia e dall’altra parte la preoccupazione dei borghesi di appianare, di ridimensionare, di coprire, di insabbiare, di mascherare ogni stortura. Il furto fa scatenare lo scandalo fra le coppie e allora si preferisce dare al ladro la possibilità di realizzare tranquillamente il proprio lavoro. Il personaggio positivo è il ladro, mica le coppie borghesi!» (Dario Fo)