Testata: La Provincia
Le donne in maggioranza, età media di 70 anni: in aumento il numero di chi decide di frequentare i corsi.
di DARIO DOLCI
CREMA – Non è mai troppo tardi, come avrebbe detto il maestro Alberto Manzi nella tivù degli anni Sessanta. Per attualizzare la sua trasmissione, si potrebbe dire che non si finisce mai di imparare. E infatti, un numero sempre maggiore di pensionati decide ogni anno di frequentare i corsi di Uni Crema, l’università della terza età, associazione senza scopo di lucro, basata sul volontariato, che vuole contribuire alla promozione culturale e sociale della cittadinanza e promuovere e attuare studi, ricerche e iniziative culturali.
Il programma dell’anno accademico 2024-25 è stato presentato in sala Alessandrini dal presidente Vincenzo Cappelli e dal direttore dei corsi don Pierluigi Ferrari, alla presenza dell’assessore comunale all’Istruzione Emanuela Nichetti. Dopo il saluto istituzionale, prima di entrare nel dettaglio delle proposte di quest’anno, don Ferrari ha voluto snocciolare le cifre del sondaggio effettuato sugli iscritti dello scorso anno.
«Abbiamo avuto 400 iscrizioni, di persone con un’età media di circa 70 anni. La fascia di età più presente è stata quella tra i 61 e 70 anni, con 231 iscritti. La prevalenza è per le donne, che sono state il 71.75% del totale dei corsisti». Il direttore ha fornito dati anche sulla provenienza: «Il 51,25% sono residenti a Crema, il 32,25% nel resto della diocesi e il 16,5% fuori diocesi. Abbiamo avuto partecipanti bresciani, bergamaschi e lodigiani, un iscritto di Paola, in provincia di Cosenza e uno del Lussemburgo».
L’attività didattica dura otto mesi, da ottobre a maggio, e propone un’offerta culturale articolata in 11 aree disciplinari. «L’anno scorso — ha proseguito don Ferrari — si sono alternati 11 coordinatori di aree disciplinari, 68 docenti di proposte culturali e 11 insegnanti di lingue straniere. A questi si aggiungono 15 coordinatori per i laboratori e quattro persone per le uscite culturali. Complessivamente, abbiamo erogato 637 lezioni». Numeri importanti, che vengono confermati anche dalle adesioni per l’anno che inizierà tra poco: già abbondantemente oltre le 300.
«Le lezioni verranno ospitate ancora alla scuola media di Ombriano — ha spiegato Cappelli — in attesa di poter tornare in via Bramante, dopo la ristrutturazione». Cappelli ha parlato anche della finalità di Uni Crema: «L’associazione è ispirata ai principi dell’Umanesimo. Il nostro obiettivo è promuovere, organizzare e gestire lezioni, convegni, conferenze e dibattiti, attivare iniziative socializzanti, tra cui visite a mostre e a musei, fare corsi di formazione, di aggiornamento, di perfezionamento, ma anche promuovere l’edizione di opere. Inoltre, collaboriamo con gli enti culturali che operano in città. Abbiamo un gruppo di lavoro formato da volontari, del quale siamo orgogliosi».
Imparare, aggiornarsi e tenere la mente allenata a tutte le età. Uni Crema aiuta a fare questo: «La cultura — ha concluso Cappelli — serve ad acquisire e a salvaguardare uno spirito critico, che ci protegge dai conformismi. Inoltre, è da sempre uno strumento di dialogo».
Undici le discipline da approfondire. E tra i docenti anche il vescovo
CREMA Si dividono in undici aree tematiche i corsi che Uni Crema proporrà per l’anno accademico 2024-25. Ciascuna a è affidata a un coordinatore. Si tratta di Scienze umane (coordinatore Adriano Tango), Filosofia-storia-letterat ura (Nicoletta Matelloni) , Scienze religiose (don Pierluigi Ferrari), Scienze matematiche, fisiche e naturali (Primo Lanzani). E ancora Scienze politiche, sociali e economiche (Piero Carelli), Scienze ambientali, agrarie, storia del paesaggio del territorio cremasco (Valerio Ferrari ). Ma anche Medicina e chirurgia (Tommaso Riccardi), Arte e beni culturali (Cesare Alpini e Marisa Bellini), Lingue antiche (don Pierluigi Ferrari), Lingua e letteratura straniera (Amelia Frangioia), Laboratori (Daniela Bianches si ). A queste si aggiungono Media e scienza della comunicazione e Visite e viaggi culturali legati agli argomenti trattati. Tra i numerosi docenti che si alterneranno, figurano anche il vescovo Daniele Gianotti , l’assessore Giorgio Cardile, la preside Paola Orini, don Emilio Lingiardi e il presidente della Fondazione Benefattori Gianni Risari.